Quali strategie, politiche sociali ed economiche dovrebbero mettere in atto i territori per attrarre e trattenere le giovani generazioni di diplomati e laureati nelle attività produttive? Come abbiamo visto negli articoli precedenti, non si arrestano nel Triveneto e nel nostro Paese le migrazioni dai territori, tra regioni e verso l’estero. Ad andarsene, per cercare condizioni di vita migliori o più stimolanti, sono le nuove generazioni – soprattutto al momento della scelta post-diploma -. Un fenomeno che, unito ad altri fattori, pesa gravemente sulle possibilità di sviluppo economico-produttivo soprattutto dei territori che maggiormente subiscono gli abbandoni e che abbiamo visto qui e qui. Ricordiamo che, secondo l’indagine di Fondazione Nord-est, il 57% degli imprenditori triveneti afferma di aver incontrato difficoltà nell’attrarre e trattenere i giovani in azienda.
Sui fattori di attrattività della forza lavoro giovanile e competente, in relazione alle azioni e strategie messe in atto dalle aziende, abbiamo parlato qui. In questa seconda parte guardiamo invece alle attività preposte ai territori, sempre con l’ausilio di Fondazione Nord-est e delle sue ricerche.
Le politiche per i giovani
L’indagine di Fondazione Nord-est ha riguardato le imprese del Triveneto, anche attraverso interviste agli imprenditori, sulle azioni da introdurre per aumentare l’attrattività delle regioni. Secondo i titolari di imprese infatti, l’impegno deve essere affiancato da quello dei territori.
Ecco nello specifico cosa è emerso: al primo posto le imprese indicano come azioni preposte ai territori per aumentare l’attrattività dei giovani con competenze, la realizzazione di politiche a favore dei giovani, sia come prima scelta (38,1%) che come seconda scelta (19,4%). Tuttavia una quota significativa, pari al 36,4%, come prime risposte esprime la consapevolezza della necessità di favorire la crescita delle imprese del territorio (19,8% come prima risposta e 13% come seconda) e una rinnovata cultura d’impresa (16,6%), che garantisce resilienza e attenzione alla valorizzazione dei talenti.
Seguono il definire in modo concreto il progetto di sviluppo della regione (7,6% e 10,7%), raccontare le trasformazioni del sistema produttivo (6,1% e 10,3%), favorire settori più attraenti per i giovani (5,0% e 6,7%), facilitare la mobilità pubblica (3,7% e 9,5%) e sostenere la produzione di forme di arte contemporanea (1,7%).
L’attrattività dei territori in sintesi
I due strumenti importanti per attrarre i giovani con competenze da parte dei territori sembrano quindi essere le politiche per i giovani e le azioni per sostenere il cambiamento del sistema produttivo: “cioè la messa a frutto della carica trasformativa e immaginifica che i giovani posseggono”, con le parole di Silvia Oliva, ricercatrice di Fondazione Nord-est.