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Dalla formazione ITS al lavoro in Stena Recycling

Lavorare capitalizzando gli studi fatti: a Nicola Armenio è successo e così è approdato in azienda, per valorizzare la sua formazione tecnica superiore nel mondo dell’economia circolare. Ecco la sua storia

  Lavoro

In collaborazione con: Stena Recycling

Subito al lavoro, terminata la formazione: è l’ambizione di moltissimi giovani italiani. Questione di autonomia ma anche voglia di valorizzare, nell’immediato, le competenze apprese nei percorsi di studio. Così è stato per Nicola Armenio: dal 2021 lavora in ambito Operations & Logistics in Stena, il ramo italiano della recycling company svedese.

A Verona Armenio ha frequentato l’ITS Academy Last, seguendo il corso logistica e trasporti 4.0. L’interscambio con le aziende dei territori è un fattore decisivo per valorizzare una proposta didattica legata ai trend industriali (logistica, ma anche processi di internazionalizzazione d’impresa, digital trasformation e automotive management).

Proprio da uno stage in Stena è partita l’avventura professionale di Armenio, che continua tutt’oggi in azienda, come racconta in prima persona a TuttoITS: “Dopo il diploma all’istituto tecnico, con una specializzazione in sistemi informativi aziendali, ero nel limbo tra la scelta di un percorso universitario o di uno più rapido per inserirmi nel lavoro. Cercavo l’autonomia. Ho deciso di intraprendere il percorso ITS, ne sono venuto a conoscenza grazie a un annuncio sui social: sono andato all’Open Day con un amico e da lì è partito tutto”.

Subito al lavoro

La scelta di frequentare un Istituto tecnico superiore ha determinato il presente professionale di Armenio che è approdato in Stena alla fine del primo anno del percorso post diploma, con uno stage di tre mesi, dove ha potuto mettere alla prova una formazione fatta di soft e hard skill. “Durante lo stage, ho avuto l’occasione di mettere in pratica ciò che avevo studiato ma anche di imparare sul campo, affiancato da tutor e colleghi. Sono partito da mansioni basilari fino a lavorare alla gestione logistica di flussi di informazione e dati, beni e mezzi. Insomma, l’oggetto dei miei studi”.  

Tornato successivamente in azienda, Armenio lavora attualmente nel sito di Angiari come addetto alla logistica. Ritirare, trasportare e dismettere i Raee richiede metodo, complici i peculiari aspetti normativi che ne disciplinano il fine vita, conferma Armenio. “Fare logistica in questo settore non è semplice, ci sono aspetti normativi di cui tenere conto. Ci sono due tipologie di ritiro, quella inerente i rifiuti di ambito domestico, nelle isole ecologiche, e quella di ambito professionale (attività, aziende, installatori impianti). Bisogna determinare, coordinandosi con i responsabili di impianto e i commerciali, se è fattibile o meno la presa e il trattamento delle diverse tipologie di rifiuti, anche al fine di essere in linee con le autorizzazioni al trasporto. È un mondo delicato, tutto deve essere inoltre perfettamente tracciato, dal ritiro all’avvenuta distruzione, al fine di notificare i processi ai produttori o agli enti che ne chiedono conto”.

Aspetti cruciali, che richiedono altrettanta formazione: “Il tema ambientale è importante, va rispettato anche a livello di impianti, pensiamo alle certificazioni Iso. Non sono dinamiche prettamente logistiche ma tutto è connesso. Sono cose che ho appreso in azienda ma anche con un corso di aggiornamento di 20 ore sulle isole ecologiche e relative normative che Stena mi ha richiesto di seguire. Come logistica organizziamo i mezzi ma supervisioniamo le attività nelle isole ecologiche, per controllare che tutto sia a norma”.

Inconvenienti o disservizi, nella fase di presa in carico nelle isole ecologiche, possono capitare, ma non può venir meno in alcun caso la correttezza delle procedure relative allo stoccaggio dei rifiuti, anche in ottica sicurezza.

Come racconta il giovane professionista, “gestiamo la logistica dei tre impianti di Stena: Angiari, Carpi, Cavenago. Ogni impianto ha un ufficio pesa che, di per sé, si occupa di logistica. Ad Angiari gestiamo le richieste di ritiro. A Cavenago (impianto dedicato ai grandi bianchi, ndr) effettuiamo 80/100 ritiri al mese; ad Angiari 250/300. Viene poi sviluppata una seconda logistica interna, per spostare i materiali in un’altra sede laddove non possano essere trattati in quel sito”.

Nicola Armenio, al lavoro negli uffici di Stena

Continuare a formarsi

Le responsabilità non mancano ma è pur sempre un gioco di squadra: “Organizzare i ritiri, mettersi in contatto con clienti e fornitori, rispettare le scadenze, ti porta ad essere organizzato, a collaborare con colleghi e fornitori per garantire il miglior servizio possibile. È fondamentale la comunicazione: ci interfacciamo con l’accettazione per organizzare gli ingressi e le uscite ma anche con la produzione per confermare l’entrata dei materiali e fare valutazioni. Le aree di stoccaggio devono essere rispettate sia per la tipologia che quantità di rifiuto e si deve valutare se posticipare i ritiri, facendo un calcolo di produzione delle linee, ma restiamo sempre nell’ordine dei giorni. Quando si parla di Raee professionali, invece, aumenta la flessibilità

La scelta di una formazione di ambito ITS ha pagato per Nicola, dimostrando la forte connessione tra la didattica offerta negli istituti per il perfezionamento superiore e i fabbisogni delle imprese. Nessun rimpianto, quindi: “Consiglierei assolutamente un percorso simile: gli ITS si stanno sempre più sviluppando e ramificando, ti danno opportunità molte buone, con un raggio a breve termine. Sono un boost, un trampolino di lancio ma poi bisogna continuare il percorso di formazione e di studio, dalle lingue alle competenze informatiche”.

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