Da tempo UniCredit sostiene concretamente il mondo della formazione superiore, con una serie di azioni diverse e complementari. Lo scorso aprile è stato rinnovato per un anno l’Accordo Quadro tra l’istituto di credito e la Rete ITS Italy, con lo scopo di “rafforzare l’offerta formativa professionalizzante post-diploma“. Grazie alla sinergia, saranno organizzati a livello nazionale eventi formativi che permetteranno a imprenditori e aziende di conoscere meglio il mondo degli Istituti Tecnologici Superiori e anche gli studenti potranno incontrare più da vicino le imprese del territorio. Inoltre, saranno organizzati incontri verticali per approfondire le opportunità portate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Se colmare il gap conoscitivo tra le parti è da sempre un obiettivo importante quando si parla di ITS, UniCredit punta anche ad ampliare le conoscenze dei frequentanti in materia di educazione finanziaria, grazie al programma ITS Startup Your Life che mira a completare l’offerta formativa degli ITS Academy, portando agli studenti competenze di ambito finanziario, imprenditoriale, bancario e d’impresa. Gli ITS inoltre possono personalizzare i percorsi che sono fruibili sia in digitale, via piattaforma, che dal vivo, con le lezioni frontali di Manager UniCredit e UniGens (l’associazione che riunisce persone che lavorano o hanno lavorato in UniCredit, ndr).
Infine, UniCredit rilancia il suo impegno anche per il progetto Upskill, che ritorna (con più di una novità) per la sua seconda edizione, promosso da Fondazione Cariverona e Upskill 4.0, Società Benefit e spin-off dell’Università Ca’ Foscari Venezia, con l’obiettivo di rilanciare la business mission di attività economiche e sociali in settori cruciali per i territori di riferimento della Fondazione. A favorire il rilancio, la capacità degli ITS di apportare competenze alle imprese con la guida degli esperti specializzati in design thinking.
Per approfondire gli obiettivi delle sinergie di UniCredit con il mondo ITS, in particolare in Veneto, uno dei territori che meglio declinano il modello delle Academy e il relativo incontro con il tessuto di pmi locali, TuttoITS ha intervistato Francesco Iannella, Regional manager Nord Est di UniCredit. Dallo scorso gennaio, Iannella sostituisce Luisella Altare, nominata responsabile delle attività Corporate del perimetro UniCredit Italia, il manager ha la responsabilità sulle attività Corporate, Private e Retail della Banca in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Iannella, aveva già guidato la regione Nord Est dal gennaio 2019 al gennaio 2020, quindi sostanzialmente “nel mondo di prima”, pre-pandemico. Come sta il Nord est oggi, anche e soprattutto in termini di benessere di imprese e aziende, posto che queste sono interlocutori naturali del mondo ITS?
I recenti dati andamentali e prospettici, al di là della complessa congiuntura geopolitica, testimoniano la nuova centralità del Nord Est, che pare aver recuperato il proprio ruolo di Locomotiva d’Italia. Cito come esempio il dato occupazionale del Veneto: secondo i dati della Bussola di Veneto Lavoro ad agosto 2023 da inizio anno si contano infatti 81mila posti di lavoro in più. Il quadro che va delineandosi in questo territorio è quello di un’economia basata su una manifattura forte, che si avvantaggia di una vocazione all’esportazione del territorio e di un ecosistema dell’innovazione molto vivace, e su una filiera turistica di assoluto livello e che registra numeri rilevanti. Lo dicono i numeri e posso confermarlo dalla mia prospettiva personale.
Incidere sul talent shortage è uno degli obiettivi degli ITS, posto che formano professionisti con competenze che dovrebbero incontrare quelle delle aziende. Anche le banche, in una stagione di transizione digitale e innovazione più aperta, si confrontano con questo tema delle competenze, delle skill? Con quali problemi, opportunità?
Il tema del capitale umano è oggi prioritario, con impatti significativi per tutte le imprese, al di là della loro classe dimensionale e del settore di appartenenza, incluso il nostro: skill mismatching, perdita di risorse qualificate (verso le metropoli o l’estero) e Neet sono fenomeni critici pure a Nord Est. C’è quindi bisogno di un forte investimento nell’orientamento delle scelte formative, valorizzando le professioni tecniche, le competenze digitali e la creatività. Il tutto accompagnato da un rilancio dell’attrattività di questo territorio, un obiettivo che richiede uno sforzo collettivo con la collaborazione di tutti i soggetti dell’ecosistema, soggetti pubblici e privati.
Per dirla in altri termini, dobbiamo riconoscere il talento, valorizzarlo e favorirne la permanenza su questo territorio.
Per quel che ci riguarda per il settimo anno consecutivo UniCredit è stata riconosciuta tra i Top Employer Europe e Top Employer in diversi Paesi in cui opera, tra cui l’Italia. Il riconoscimento testimonia il grande impegno dimostrato dalla Banca nel creare un ambiente di lavoro migliore per le sue persone, nell’arricchire le sue prassi in materia di diversità, equità e inclusione e nell’offrire ai propri dipendenti eccellenti opportunità di crescita e sviluppo professionale.
Unicredit ha promosso ITS Startup Your Life, pensato per completare l’offerta formativa degli ITS Academy, trasferendo agli studenti conoscenze utili e in particolare le tematiche finanziarie, bancarie, imprenditoriali. Quanto l’Italia è penalizzata dalle scarse competenze finanziarie, come questo aspetto si traduce in perdita di competitività per tutto il sistema Paese?
L’assenza di competenze finanziarie di base è dannosa sia in una logica globale, che riguarda tutta la nostra società, sia da una prospettiva più strettamente personale, concernente l’autonomia di un giovane e le sue prospettive di sviluppo professionale. Per sostenere la crescita delle competenze finanziarie e imprenditoriali nel nostro Paese, UniCredit organizza, ormai da 9 anni, il programma Start Up Your Life sviluppato dalla Banking Academy di ESG Italy, grazie al quale ogni anno vengono raggiunti in media 30mila studenti, 500 scuole superiori e 2mila docenti. I risultati parlano chiaro: il 34% è la percentuale che rappresenta l’incremento medio delle conoscenze sui temi trattati (educazione finanziaria, imprenditoriale e sostenibilità) rispetto all’inizio del percorso. Il 77% è la percentuale di studentesse coinvolte: loro dichiarano di essersi avvicinate alle materie economiche e finanziarie grazie a questo percorso
Anche le aziende del nord est si confrontano con paradigmi di trasformazione, come digitale, transizione ecologica, automazione ecc. Quali sono i rischi e le opportunità nel medio lungo termine? E come il sistema formativo deve porsi rispetto a queste trasformazioni?
Quello della sostenibilità, intesa in senso lato, è un driver di crescita imprescindibile per le imprese del Nord Est, come la digitalizzazione. Su questo versante si accompagnano grandi opportunità a necessità sempre più stringenti. Basti pensare all’inazione in ambito Esg che ha un costo annuale per le aziende che ignorano strategie. La conversione ecologica oscilla tra il 2,36 e il 7,73% del loro fatturato (fonte: centro di ricerca di Up2You, startup Greentech e B Corp certificata).
Noi crediamo che una strada giusta da percorrere in tal senso sia la promozione della formazione attraverso gli ITS: proprio per questo ad aprile 2023 UniCredit ha rinnovato (fino all’aprile 2024) l’Accordo Quadro con la Rete ITS Italy, l’associazione nazionale degli Istituti Tecnologici Superiori, a cui aderiscono 99 Fondazioni in tutta Italia, con l’obiettivo di rafforzare l’offerta formativa professionalizzante post diploma. Peraltro, proprio qui a Nord Est come UniCredit, stiamo facendo uno sforzo per supportare gli ITS nella nostra zona, aiutandoli ad avere accesso ai fondi Pnrr: su un totale di 11 ITS operativi nel Nord Est abbiamo in quest’ultimo periodo rilasciato 6 fideiussioni per anticipo fondi Pnrr, per un totale di circa 30 milioni. Un grande risultato, a supporto di un comparto formativo essenziale per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro i giovani di questo territorio.