Quand’è il momento giusto per iniziare a imparare la matematica? E a conoscere (e praticare) gli sport? E a ricevere i primi rudimenti di educazione finanziaria o ancora – per essere un po’ più arditi – di educazione sessuale? Difficile dire che per qualcuna di queste attività possa essere troppo presto, almeno nella misura in cui vengono proposte con un approccio, con un linguaggio e con un metodo adatto all’età dei giovani e giovanissimi studenti. Ma allora, ci chiediamo, non varrebbe la pena di fare lo stesso anche per quanto riguarda l’orientamento e dunque, nello specifico, per fare conoscere gli Istituti Tecnologici Superiori – ITS Academy?
Come è naturale che sia, la gran parte dell’attività di orientamento dei giovani adulti che si apprestano a terminare l’istruzione secondaria si concentra nell’ultimo anno delle scuole superiori, o nei casi più virtuosi nel triennio che va dalla terza alla quinta. Non c’è dubbio che questa attività sia utile e necessaria, ma di fatto viene svolta in un momento della crescita di ragazze e ragazzi in cui alcune scelte importanti sono già state compiute – forse non sempre con la giusta attenzione.
Università, ITS Academy, ingresso repentino nel mondo del lavoro e altre opzioni sono le vie possibili una volta terminate le scuole superiori, ma ovviamente anche la scelta stessa della scuola superiore incanala in qualche modo la preparazione dei giovani e pone certe basi per il loro futuro. Ed è qui che veniamo al punto.
Senz’altro le università sono oggi qualcosa di profondamente radicato nella nostra società e noto a giovani e adulti, dunque – al di là delle specificità di ciascun ateneo e di ciascun corso di laurea – cosa voglia dire frequentare un’università e laurearsi è sostanzialmente cosa nota. Altrettanto intuitivo, o forse addirittura di più, è il significato di entrare nel mondo del lavoro, che si tratti di praticantato, apprendistato, lavori stagionali, contratti a tempo determinato o indeterminato: di queste cose si parla ovunque e in continuazione, e anche se l’informazione non ce n’è mai abbastanza si può dire che perlomeno qui se ne abbia a sufficienza.
Questione ben diversa, invece, è per le ITS Academy, gli Istituti Tecnologici Superiori o – come si chiamavano prima della riforma – Istituti Tecnici Superiori. Abbiamo ribadito più volte qui su TuttoITS il tema del gap informativo e della poca notorietà degli ITS nel nostro paese: di rado se ne parla in famiglia, ancor meno all’interno delle classi, e il più delle volte persino docenti e mentori di varia natura ignorano del tutto che gli ITS esistano, o ne hanno solo vaga notizia.
Per dare quella spinta culturale senz’altro necessaria agli ITS, anche per concretizzare la recente riforma e i copiosi finanziamenti in arrivo, forse varrebbe lo sforzo non solo di parlare di più di ITS, ma anche di parlarne prima, ossia intercettare le giovani studentesse i giovani studenti fin dalla scuola primaria. Alle elementari, e a maggior ragione alle scuole medie, la prospettiva di una formazione tecnologica post diploma merita di essere resa nota a famiglie, insegnanti e dirigenti, per dare contezza di quanto sia ampio il ventaglio di opzioni post diploma, che non si riduce solo alla dicotomia università-lavoro ma include anche altre opzioni non altrettanto chiacchierate ma di indubbio valore.
Ecco allora la nostra proposta: iniziare a parlare di ITS nell’età in cui si inizia a parlare di lavoro, di mestieri, di futuro delle competenze e di possibili percorsi di carriera. Da una conoscenza più approfondita delle opportunità, e da un quadro più ampio dell’esistente, siamo certi che nessuno abbia da perdere.