Anche la filiera dell’edilizia e delle costruzioni ha bisogno di competenze per affrontare le sfide del presente e del futuro. Come altri settori, si confronta infatti con le possibilità della digitalizzazione e con la necessità della sostenibilità.
E i margini sono importanti: come indicava un report tematico dell’Osservatorio europeo sul settore delle costruzioni (Ecso), quello delle costruzioni, sebbene non immune da trasformazioni, “è uno dei settori meno digitalizzati dell’intero panorama economico”. Eppure la leva digitale è un elemento chiave per affrontare questioni nodali come “la carenza di manodopera, la competitività, l’efficienza delle risorse e delle fonti energetiche e la produttività”.
Di rilevanza assoluta, anche il tema sostenibilità, in tutti i suoi aspetti: come ricordava lo scorso marzo la Commissione europea, presentando un pacchetto di proposte sul Green Deal che annovera anche una revisione del regolamento suoi prodotti da costruzione, gli edifici “sono responsabili di circa il 50% dell’estrazione e del consumo delle risorse e di oltre il 30% dei rifiuti totali prodotti ogni anno dalla Ue”. Era già stata evidenziata in passato l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi climatici e di economia circolare senza occuparsi dell’impatto totale del settore.
Nel prossimo futuro i professionisti in grado di rispondere alla domanda di nuove competenze della filiera edilizia e costruzioni faranno la differenza.
A offrire importanti opportunità di formazione è la Fondazione ITS Territorio Energia Costruire (ITS TEC). Tra i corsi biennali 2022-2024 che si svolgeranno a Ferrara figurano il Corso Blue per diventare “Tecnico superiore per il risparmio energetico e la sostenibilità del sistema edificio-territorio” e il Corso Lime per diventare “Tecnico Superiore per la digitalizzazione e la virtualizzazione del patrimonio costruito”.
I corsi hanno durata biennale e sono articolati in 2000 ore di cui 800 di stage: il requisito di accesso è il diploma di istruzione secondaria superiore.
Il Corso blu forma tecnici superiori che operano nelle fasi di analisi, progettazione e realizzazione delle costruzioni applicando le metodiche e le tecnologie della progettazione avanzata con software Bim (Building information modeling, ndr) anche in rapporto ai temi della bioedilizia e più in generale dell’edilizia sostenibile.
Il Corso lime forma tecnici superiori in grado di utilizzare le nuove tecnologie digitali per acquisire ed elaborare dati ed informazioni relative al patrimonio costruito, creando modelli digitali, rendering, prototipi, applicazioni di realtà virtuale.
I corsi hanno una durata di 2 anni, 2000 ore di cui 800 di stage.
Ma cosa studieranno i partecipanti? La didattica del corso blu, nell’arco dei due anni di corso, annovera contenuti che spaziano dalla tecnica delle costruzioni alla legislazione urbanistica, dalla building automation al management della sicurezza. E poi ancora la valutazione economica e di impatto ambientale degli interventi, la certificazione energetica degli edifici, gli impatti sociali dei modelli circolari in edilizia.
Il corso lime offre contenuti, tra gli altri, in tecnologie abilitanti industria 4.0; rendering e prototipazione, analisi e utilizzo dati digitali, project management, autoimprenditorialità, ecc. Per chi ambisce a lavorare nella filiera dell’edilizia e delle costruzioni con un punto di vista più tecnologico e innovativo, una formazione da ITS può creare un reale vantaggio competitivo. Il report Ecso affermava che la mancanza di forza lavoro qualificata e l’assenza di consapevolezza e comprensione delle tecnologie digitali costituiscono i fattori principali (insieme ai costi delle apparecchiature software, ndr) che ostacolano “una più veloce e ampia digitalizzazione del settore edile europeo”.