Negli ultimi anni, il mondo della Pubblica Amministrazione (PA) italiana è stato oggetto di profonde trasformazioni e, con l’approvazione del Decreto Legge Pa 2025, si aprono nuove opportunità di reclutamento anche per i diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS), un segmento della formazione post-diploma sempre più rilevante per lo sviluppo di competenze tecniche avanzate.
La domanda che emerge è: la Pubblica Amministrazione rappresenta davvero un’opportunità di carriera per i diplomati ITS o esistono alternative più vantaggiose nel settore privato? Quali sono quindi i reali vantaggi e svantaggi di una carriera nella PA per un diplomato ITS?
La PA si apre ai diplomati ITS: nuove opportunità di lavoro
Il Decreto Legge PA 2025 introduce nuove possibilità di assunzione per i diplomati ITS, con l’obiettivo di ringiovanire e modernizzare la Pubblica Amministrazione. Tra le principali novità vi è la possibilità per regioni, province, città metropolitane ed enti Locali di assumere diplomati ITS come funzionari attraverso contratti di apprendistato a tempo determinato (fino a 36 mesi, nel limite del 10% delle facoltà assunzionali disponibili), con la possibilità di stabilizzazione successiva.
Durante il periodo di apprendistato, i diplomati ITS potranno accedere al programma “PA 110 e lode”, che permette loro di conseguire una laurea. Se il percorso di studi viene completato con successo e la valutazione è positiva, il contratto potrà essere trasformato in tempo indeterminato.
Perché la PA punta sui diplomati ITS?
- Svecchiamento della PA: l’età media del personale pubblico è molto alta e si vuole colmare il gap generazionale.
- Digitalizzazione e innovazione: i diplomati ITS hanno competenze tecniche in ambiti strategici (ICT, energia, meccanica) che servono alla modernizzazione della PA.
- Flessibilità e nuove competenze: l’inserimento di figure formate su tecnologie emergenti può migliorare l’efficienza e la produttività del settore pubblico.
I vantaggi di entrare nella PA per un diplomato ITS
1. Maggiore stabilità e sicurezza occupazionale
Uno dei principali fattori che rende la PA attrattiva è la stabilità lavorativa. Dopo un periodo di apprendistato a tempo determinato di 36 mesi, con il supporto del programma “PA 110 e lode“, i contratti possono trasformarsi in tempo indeterminato (nei limiti delle disponibilità, ndr). In un mercato del lavoro sempre più precario, questo rappresenta un punto di forza significativo.
2. Opportunità di crescita e formazione continua
Il recente piano di assunzioni della PA non punta solo a riempire posti vacanti, ma mira a valorizzare le competenze tecniche. Grazie a corsi di aggiornamento e percorsi formativi interni, si ha la possibilità di accrescere le proprie competenze e restare al passo con le innovazioni del settore. Inoltre, la possibilità di conseguire la laurea può rappresentare uno stimolo importante.
3. Un ruolo attivo nella modernizzazione della PA
Il ricambio generazionale è un aspetto fondamentale per rendere più efficiente e innovativa la Pubblica Amministrazione. I diplomati ITS, con una formazione altamente specializzata e orientata alle tecnologie, possono contribuire alla digitalizzazione e alla modernizzazione dei servizi pubblici e rappresentare al tempo stesso una quota giovane per età e formazione (gli ITS sono nati nel 2010, ndr).
4. Orari flessibili e work-life balance
Rispetto a molte aziende private, la PA garantisce orari di lavoro più regolari e meno stressanti, favorendo un migliore equilibrio tra vita personale e professionale. Questo aspetto è particolarmente interessante per chi cerca una maggiore qualità della vita.
Gli svantaggi di una carriera nella PA?
1. Salari meno competitivi rispetto al settore privato
Uno degli aspetti meno attrattivi della PA è il livello retributivo, che potrebbe risultare, seppur più sicuro e stabile, inferiore rispetto a posizioni analoghe nel settore privato.
2. Percorsi di carriera più lenti
Mentre nel settore privato la crescita professionale può essere più rapida e meritocratica, nella PA le progressioni di carriera possono essere più lente e legate a scatti di anzianità o concorsi interni. Inoltre, nonostante gli sforzi di modernizzazione, a causa di fattori burocratici e normativi, lo stimolo all’innovazione è più contenuto. Questo può risultare frustrante per chi desidera lavorare in un ambiente più dinamico e orientato al cambiamento.
3. Percezione sociale e status lavorativo
Sebbene le recenti riforme abbiano reso il lavoro nella PA più attrattivo, esiste ancora una percezione secondo cui il settore pubblico sia meno stimolante rispetto al privato. Questo può influenzare la decisione di un diplomato ITS che ambisce a lavorare in un contesto più competitivo e innovativo.
4. Un lavoro al servizio di
La scelta della pubblica amministrazione, è, non solo per i diplomati ITS, ma in generale, una scelta di servizio. Ma, sebbene si possa fare carriera all’interno, non c’è margine per quell’iniziativa privata che potrebbe essere alla portata di diplomato tecnologico che possiede le skills per lavorare autonomamente e lanciare un suo business.
La PA è la scelta giusta per un diplomato ITS?
La risposta dipende dalle aspirazioni personali. Se si cerca stabilità, sicurezza, opportunità di crescita formativa e un ruolo nella modernizzazione del settore pubblico, la PA può essere una scelta eccellente. Tuttavia, per chi desidera una carriera più dinamica e imprevista, tentando di ottenere retribuzioni più alte, il settore privato potrebbe essere più indicato.
In definitiva, la Pubblica Amministrazione sta cercando di attrarre giovani talenti ITS, e con le recenti riforme le opportunità non mancano. La decisione finale spetta ai giovani talenti che devono sempre tenere conto delle proprie aspettative, priorità e ambizioni professionali.