Come diventare ITP o come entrare in graduatoria, e ancora come fare parte del personale ATA. Tutti i ruoli che si possono ricoprire nella scuola destano interesse da parte dei diplomati ITS, tanto che non riusciamo a quantificare il fenomeno. Possiamo però rilevare che sono state numerose le domande sul tema giunte in redazione. Quali potrebbero essere le possibili motivazioni?
La scuola, una risposta all’occupazione
La scuola potrebbe rappresentare una prima risposta alla necessità di occupazione. E il discorso vale soprattutto per quegli studenti che, dopo il diploma, non trovano un’occupazione entro l’anno.
Secondo l’ultimo monitoraggio Indire, l’80% degli studenti trova un lavoro entro un anno dal diploma. Di questi, il 91% trova un’occupazione coerente con il proprio percorso di formazione. Quindi, un 20% di diplomati ITS rimane escluso dal mondo del lavoro. Il dato può subire variazioni a seconda dell’ITS, del territorio in cui esso è collocato e dell’area a cui appartiene.
Ciò accade a fronte di una buona percentuale di imprese che fanno parte dei partner degli ITS.
Potrebbe essere plausibile che un 20% dei diplomati si rivolgano alla scuola in quanto non sono in grado di trovare un’occupazione differente.
La scuola, una missione
In alternativa, potrebbe anche essere possibile che qualcuno senta la vocazione per andare a insegnare a scuola proprio mentre frequenta un corso ITS. È un’ipotesi strana, dato che la prova di selezione per entrare in un ITS prevede un colloquio motivazionale. Inoltre, tutti gli ITS forniscono servizi di orientamento al lavoro e tutor a cui rivolgersi durante tutto il percorso di formazione.
Questa ipotesi potrebbe valere nel caso in cui ci siano studenti pentiti del loro percorso in azienda. E allora qui sorge una domanda: quanta flessibilità c’è nel cambiare l’azienda selezionata per fare lo stage?
Ancora una volta, gli errori in questa scelta dovrebbero essere ridotti al minimo dato che gli incontri tra studenti e azienda e le possibilità di confronto con i tutor sono numerose prima di effettuare la scelta.
La scuola, ovvero il posto fisso
Un altro dato interessante, che non emerge da nessuna parte, è quello che riguarda la tipologia di contratto con cui vengono assunti i ragazzi che trovano occupazione in azienda dopo il tirocinio con un ITS.
Si tratta di contratti a tempo determinato o indeterminato? Quali agevolazioni o problemi incontra l’azienda? Sono domande a cui bisognerebbe dare una risposta per dare un’informazione trasparente circa le possibilità occupazionali degli ITS.
Interessanti sono le nuove proposte di contratto di apprendistato. Resta da capire cosa accade alla maggior parte degli studenti.
Se i contratti offerti non fossero così appetibili, allora la scuola potrebbe essere una buona soluzione per ottenere un posto fisso. Anche perché è ancora difficile per i diplomati ITS partecipare ai concorsi pubblici e quindi trovare il fatidico “posto fisso” altrove.