Partecipare a un concorso pubblico è spesso un terno al lotto. Ci sono regole diverse per accedere al concorso e vengono attribuiti punteggi variabili, spesso a discrezione della commissione.
All’interno di questa enorme variabilità, come vengono considerati i diplomi ITS? Innanzitutto, con l’articolo 5 c. 7 del DPCM del 25 gennaio 2008 è stata data la possibilità di accedere ai concorsi con un diploma ITS. Quindi, dal punto di vista legale, una persona dovrebbe poter accedere a un concorso con un titolo di tecnico superiore.
Sappiamo però, in seguito a numerose e-mail dei nostri lettori, che non è sempre così. Ci sono casi in cui fa fede solo il diploma di scuola superiore per poter partecipare a un concorso. Una situazione avvilente per chi ha conseguito una specializzazione superiore in un certo settore.
C’è da sperare che la riforma dei concorsi tenga conto delle competenze tecniche e pratiche ottenute tramite un diploma ITS. Del resto, secondo la riforma, per i profili qualificati a elevata specializzazione tecnica è prevista una fase di valutazione dei titoli strettamente correlati alla natura e alle caratteristiche delle posizioni messe a bando. I titoli e l’eventuale esperienza professionale concorrono in misura non superiore a un terzo alla formazione del punteggio finale.
Il punteggio costituisce un altro elemento di discussione sull’esito dei concorsi. Purtroppo, è difficile definire quanto vale un diploma ITS. Il punteggio dei titoli è variabile e, in genere, è stabilito dalle commissioni e dai bandi. Quindi, occorre informarsi sempre prima del concorso tanto sulle possibilità di partecipare quanto sul punteggio associato a un diploma ITS. Speriamo che le riforme, sia della pubblica amministrazione sia degli ITS, possano mettere un punto fermo a questa situazione