La riforma un anno dopo

Il decreto sul Fondo istruzione tecnologica è un “atto fondamentale”. Procedere “veloci verso la meta”

Abbiamo parlato della riforma con Guido Torrielli, presidente di Rete ITS Italy

La firma del decreto sui 48,33 milioni di euro in favore delle Fondazioni ITS è “un atto fondamentale”. Le risorse “potranno essere utilizzate sia per i corsi – qualora il Pnrr non fosse sufficiente – sia per i laboratori, le sedi e quindi gli affitti di esse”. Lo spiega a TuttoITS Guido Torrielli, presidente di Rete ITS Italy, secondo cui da parte del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara c’è stato un atto “molto lungimirante”, che consentirà di anticipare al 2023 l’uso dei fondi ordinari previsti dalla riforma.

Noi spingeremo perché si possa costruire un percorso per far sì che gli ITS abbiano – come la scuola e l’università – un finanziamento ordinamentale e annuale nell’ordine di 300 milioni di euro, pensando a quelli che sono gli obiettivi da raggiungere”, spiega Torrielli. 

I 48,33 milioni sono a mio avviso – se messi all’interno di un percorso che terrà conto dei tempi e della velocità con il quale noi abbiamo la necessità di essere informati su come potremo spendere questi soldi – un gradiente tra un passaggio e un altro dove noi all’interno possiamo scegliere quale percentuale di formazione e quale percentuale di laboratori mettere nel ‘pacchetto nostro’”. 

Le risorse sono quindi “un punto di partenza importante per poi procedere alla richiesta di un fondo ordinamentale che dovrà essere almeno 6/7 volte maggiore rispetto a quanto è previsto oggi dal fondo messo a disposizione del ministro”, sottolinea il presidente di Rete ITS Italy.  

Tuttavia il “processo doveva iniziare già un anno fa con delle forti ‘iniezioni’ di orientamento e comunicazione”, nota Torrielli. “Il fondo doveva essere dato immediatamente sull’orientamento e non sui laboratori, perché una volta che avremo finito il passaggio di rafforzamento delle nostre strutture noi saremo alla ricerca dei ragazzi e delle ragazze che intenderanno iscriversi agli Istituti Tecnologici Superiori“. 

I decreti attuativi

Come vi abbiamo raccontato su TuttoITS la riforma richiede diversi decreti attuativi. I primi testi sono stati firmati a maggio dal ministro Valditara. 

Noi in questo momento stiamo collaborando con il ministero, avendo la possibilità di suggerire e fornire pareri. Io credo che arriverà poi tutto, velocemente, in Gazzetta ufficiale”, afferma il presidente di Rete ITS Italy. “Ci sono ovviamente tutta una serie di verifiche del ministero con gli stakeholders e le Regioni per non trovarsi poi in difficoltà nella contestazione di alcuni passaggi dei testi”.

I decreti saranno quello strumento che ci permetterà finalmente di diventare quel sistema formativo professionalizzante che è un tassello del sistema formativo italiano insieme alla scuola e all’università”, aggiunge Torrielli. 

La riforma che noi abbiamo voluto è stata approvata all’unanimità da tutto il Parlamento. In questa fase ritengo sia difficile definire se ci sono delle cose che non abbiamo fatto o che potremmo fare meglio. Ora noi dobbiamo fare quello che invece è ancora fermo per poi valutare – in un secondo momento – quali saranno le possibili integrazioni, variazioni e modifiche”.

Torrielli sottolinea quindi che “l’unica cosa che dobbiamo fare ora è: ‘velocità, velocità, velocità’. Il nostro motto è ‘veloci verso la meta’”. 

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy e collaboro con Famiglia Cristiana e Good Morning Italia.
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