L’ITS Digital Academy Mario Volpato di Noventa Padovana (PD) per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione debutta il 7 novembre con tutti i corsi al completo: cinque, con 27-30 ragazzi ciascuno per un totale di 140. Siederanno sui banchi delle 5 sedi di Noventa Padovana, Padova, Mestre, Vicenza e Treviso.
L’interesse verso le tecnologie digitali da parte dei giovani si è tradotto infatti in un boom di richieste (circa 500) di informazioni e di manifestazioni d’interesse verso la nuova Academy a pochi mesi dalla sua nascita. Significativo il dato, se si pensa che la Fondazione dell’ITS Volpato si è costituita soltanto a inizio anno, nascendo dalla volontà dei soci fondatori di sostenere lo sviluppo delle competenze digitali e la loro crescente richiesta nel mondo del lavoro.
Basti pensare che secondo le previsioni di Anpal Excelsior Unioncamere per il mese di ottobre, a livello nazionale, si cercano 8.650 tecnici informatici e delle telecomunicazioni e si fatica a reperirne ben oltre la metà (il 56,6%). Il dato sale a 24.570 se si considera il trimestre ottobre-dicembre.
Per accompagnare la transizione digitale, tra l’altro, è recentemente nata una Rete di coordinamento nazionale degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), con un accordo siglato al ministero dell’Istruzione. Si tratta di una collaborazione tra istituzioni, imprese e professioni per favorire lo sviluppo dei percorsi ITS dedicati al cloud computing e alla cybersecurity (TuttoITS ne ha parlato qui).
Tra i soci di ITS Digital Academy Volpato, ci sono Corvallis, azienda storica del settore dell’information technology, la multinazionale Carel, Assindustria Veneto centro, Enaip, Fondazione San Marco e altri enti di formazione. Partecipano realtà di Cyber importanti come Yoroi e Swascan, specializzate nella sicurezza informatica.
Profili digitali in Veneto e formazione ITS Volpato
Sono quattro gli indirizzi e i corsi dell’ITS Volpato, per altrettanti profili professionali. Vediamoli:
- Il Cross media communication specialist è un tecnico che conosce i linguaggi e gli strumenti per lo sviluppo di un sito web o di una web app;
- Il Cyber security specialist identifica le minacce cyber e implementa le adeguate misure difensive;
- Il Digital marketing and innovation specialist migliora i processi organizzativi, i prodotti e i servizi guidando le imprese nella digital economy;
- Il web developer full stack è una figura tecnica in grado di operare in tutte le fasi di sviluppo di un prodotto delle tecnologie dell’informazione.
Dall’ITS Volpato escono quindi figure professionali preparate per lo sviluppo cloud, per i Big Data e la cybersicurezza, così come tecnici superiori in IA (intelligenza artificiale), internet of things (IOT) e automazione.
Come formare per utilizzare i nuovi profili digitali nelle aziende?
“Racconteremo agli imprenditori come formiamo i nostri ragazzi e come possono essere impiegati in azienda – spiega Daniele Melato, presidente della Fondazione -. Tutto ciò ha senso per condividere e favorire l’inserimento lavorativo“. Si sta inoltre pensando di organizzare una formazione necessaria su questi temi interna alle aziende.
Tra le nuove competenze digitali che si potranno acquisire all’ITS Volpato ce n’è una, nuova e particolare, ovvero “la capacità di gestione dei progetti informatici complessi superiori ai 3.000 giorni-uomo“, spiega Melato. Detto in parole più semplici, la gestione di processi complessi informatici che richiederebbero l’attività lavorativa di 3.000 giornate da parte dell’essere umano. Tutto ciò presuppone un team di lavoro formato e che abbia acquisito determinate soft e hard skill.
La formazione nella gestione dei progetti informatici complessi è richiesta nel lavoro da banche e assicurazioni, come in tutte le grandi aziende. “Sono necessarie logiche e metodologie di squadra – continua Melato -, fondamentali per chi deve lavorare assieme per un anno a progetti complessi“.
Importanti al pari delle hard skill sono quindi le soft skill. Quali? “Collaborazione, visione prospettica, ascolto, competenza tecnica, capacità di analisi funzionale“. Infine, Melato sottolinea l’importanza di “fare evoluzione digitale nelle aziende” investendo e puntando molto sulla formazione.