La riforma c'è

Che cosa prevede il decreto sul comitato nazionale ITS Academy

Vi spieghiamo quali sono le funzioni e le finalità del nuovo organismo introdotto dalla riforma approvata nel luglio 2022

Un provvedimento che indica i compiti e le finalità del comitato nazionale ITS Academy, tra le principali novità introdotte dalla riforma che ha ridefinito la governance degli Istituti Tecnologici Superiori. 

Lo scorso 13 giugno il ministero dell’Istruzione e del merito (Mim) ha pubblicato sul proprio sito il testo del decreto attuativo che disciplina il nuovo organismo. Vediamo quali sono le principali novità del provvedimento firmato a maggio dal ministro Giuseppe Valditara.

Composizione

Il decreto attuativo, composto da due articoli, ricorda come il comitato nazionale ITS Academy verrà istituito al Mim. L’organismo sarà composto da dodici membri, incluso un presidente, la cui nomina spetta proprio al ministero dell’Istruzione e del merito. Gli altri rappresentanti che siederanno nel comitato saranno indicati – uno a testa – dal ministero delle Imprese e del made in Italy, dal ministero dell’Economia, dal ministero dell’Agricoltura, dal ministero del Turismo, dal ministero della Cultura, dal ministero della Salute, dal ministero dell’Università, dal ministero del Lavoro, dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e dal dipartimento per la Trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei ministri.

I membri dovranno essere indicati al Mim dai vari ministeri entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto. Il ministero guidato da Valditara provvederà, nei trenta giorni successivi, alla nomina ai fini della costituzione del comitato. L’incarico avrà una durata triennale e potrà essere rinnovato per una permanenza massima non superiore a sei anni.

Faranno parte del comitato nazionale ITS Academy anche tre rappresentanti delle Regioni, “designati dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome assicurando, secondo un principio di rotazione, la rappresentanza delle tre macroaree territoriali del Paese (Nord, Centro, Sud)”, specifica il decreto. I nominativi andranno comunicati entro trenta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento al ministero dell’Istruzione e del merito. 

Il presidente del comitato potrà – anche su proposta di almeno cinque componenti – invitare ai lavori rappresentanti degli ITS Academy, “nonché esperti del mondo del lavoro, dell’istruzione e della formazione, o ulteriori esperti, i quali partecipano senza diritto di voto”. 

Il comitato dovrà riunirsi almeno due volte all’anno, “nonché ogni qualvolta ritenuto necessario dal presidente, su richiesta del ministro dell’Istruzione e del merito o quando almeno un terzo dei componenti ne faccia richiesta motivata”. Per la partecipazione alle attività del nuovo organismo non sono previsti compensi, indennità, gettoni di presenza, rimborsi di spese o altri emolumenti comunque denominati”.

Funzioni

Il comitato svolgerà compiti di “consulenza e proposta, nonché di consultazione delle associazioni di rappresentanza delle imprese, delle organizzazioni datoriali e sindacali degli studenti e delle Fondazioni ITS Academy”. L’obiettivo è quello di “raccogliere elementi sui nuovi fabbisogni di figure professionali di tecnici superiori nel mercato del lavoro”.

Il nuovo organismo, tra le altre cose, dovrà proporre linee generali di indirizzo dei piani triennali di programmazione delle attività formative adottati dalle regioni, “fatta salva, in assenza di indicazioni in tal senso, l’autonomia delle regioni, data la propria competenza in materia”, specifica il decreto. 

Il comitato avrà poi il compito di indicare “direttrici per il consolidamento, il potenziamento e lo sviluppo dell’offerta formativa e del Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore”, oltre a proporre l’aggiornamento, “con cadenza almeno triennale, delle aree tecnologiche e delle figure professionali nazionali di riferimento, nonché le linee di sviluppo dell’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro per la diffusione della cultura tecnico-scientifica”.

Le proposte del comitato riguarderanno anche la “diffusione di percorsi formativi degli ITS Academy in specifici ambiti territoriali o in ulteriori ambiti tecnologici e strategici, al fine di garantire un’omogenea presenza su tutto il territorio nazionale”.

E ancora: i “criteri e modalità per la costituzione delle Reti di coordinamento di settore e territoriali per lo scambio di buone pratiche, la condivisione di laboratori e la promozione di gemellaggi tra Fondazioni ITS Academy di regioni diverse, nonché per la promozione di forme di raccordo tra ITS Academy e reti di innovazione a livello territoriale” e i “programmi per la costituzione e lo sviluppo, d’intesa con le regioni interessate, di campus multiregionali in relazione a ciascuna area tecnologica definita a livello nazionale”. 

Il comitato nazionale ITS Academy potrà organizzare “lavori istruttori su specifiche tematiche” attraverso la creazione di “sottogruppi”, che potranno avvalersi della partecipazione di rappresentanti di Indire e dell’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche). Inoltre il nuovo organismo dovrà operare “in raccordo” sia con l’Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale, sia con la Rete nazionale delle scuole professionali. 

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy e collaboro con Famiglia Cristiana e Good Morning Italia.
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