Verso la riforma

Testi a confronto, come è evoluta la legge della riforma ITS

La riforma è partita dalla Camera dei deputati e presto vi tornerà per diventare definitivamente legge. Ripercorriamo la prima lettura del provvedimento

Una “vita precedente”, un iter partito dal confronto tra ben sei proposte di legge differenti. La riforma degli ITS, approvata mercoledì 25 maggio a larga maggioranza dall’aula del Senato, torna ora alla Camera dei deputati in terza lettura, per diventare definitivamente legge. Un passaggio necessario, viste le modifiche apportate al testo dalla commissione Cultura di Palazzo Madama. La prima lettura alla Camera ha rappresentato l’inizio del provvedimento, approvato dall’aula di Montecitorio lo scorso 20 luglio 2021. 

Iter rapido

Alla Camera il testo base della riforma venne adottato dalla commissione Cultura il 17 giugno 2021, sulla base appunto di sei proposte di legge, presentate da diversi deputati: l’attuale ministra per gli Affari regionali e per le autonomie Mariastella Gelmini e Valentina Aprea (Forza Italia), Niccolò Invidia (Movimento 5 stelle), Carmela Bucalo e Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia), Gabriele Toccafondi (Italia viva), Angela Colmellere (Lega) e Serse Soverini (Partito democratico). Prima dell’adozione del testo base la VII di Montecitorio svolse un breve ciclo di audizioni con gli stakeholders.

I lavori della commissione sulla riforma si risolsero nel giro di poche settimane. Gli emendamenti presentati dai deputati non furono molti (circa 30/40). Le proposte di modifica vennero votate, in gran parte, nella giornata del 23 giugno 2021. Il giorno seguente, cioè il 24, la commissione Cultura conferiva il mandato al relatore Gabriele Toccafondi di riferire oralmente nell’aula di Montecitorio. “Siamo riusciti, partendo da sei proposte di legge, ad arrivare a un testo di iniziativa parlamentare votato sostanzialmente all’unanimità”, affermava Toccafondi nell’aula di Montecitorio lo scorso 20 luglio 2021, giorno del primo ok alla riforma, arrivato con 409 voti favorevoli, 7 contrari, 4 astenuti. “E tutto questo è successo, nonostante alcune discussioni, anche accese, tra di noi e visioni anche opposte di partenza, ma, parlando dei ragazzi e del loro futuro, siamo riusciti a trovare una via di mezzo, che è quella che oggi abbiamo votato”, aggiungeva poi il deputato di Italia viva. 

Le differenze

Tra il testo licenziato in prima lettura dalla Camera e quello approvato recentemente dal Senato ci sono alcune differenze. Non sono molte, visto che il lavoro sulla riforma si è basato su un confronto continuo tra le commissioni competenti di entrambi i rami del Parlamento. Questo anche al fine di agevolare la terza lettura del provvedimento ed evitare ulteriori modifiche o ritocchi, i quali allungherebbero l’iter di approvazione definitiva. Va precisato innanzitutto che nel testo approvato da Palazzo Madama ci sono una serie di aggiunte (non sono vere e proprie modifiche rispetto a quanto già deciso dalla Camera), come per esempio la previsione del credito d’imposta per le imprese che decidono di investire negli ITS.

Nella versione approvata da Montecitorio si parlava di “Accademie per l’istruzione tecnica superiore (ITS Academy)” invece che di “Istituti tecnologici superiori (ITS Academy)”. Altra differenza: nel testo licenziato dalla Camera si menzionava un “Coordinamento nazionale per lo sviluppo del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore” invece che un “Comitato nazionale ITS Academy”.

Tuttavia la differenza più importante riguarda il sistema IFTS, ovvero i percorsi di Istruzione e formazione tecnica superiore dalla durata annuale. Nella versione approvata dalla Camera erano contenuti alcuni riferimenti su questi percorsi, mentre in quella licenziata da Palazzo Madama non sono minimamente menzionati. Ciò potrebbe far pensare che gli IFTS verranno trattati con un provvedimento ad hoc nei prossimi mesi. Intervistato da TuttoITS, il ricercatore di Adapt Matteo Colombo ha spiegato come gli IFTS rappresentano l’anello debole della filiera formativa professionale e sono molto simili ai percorsi ITS.

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Riccardo Pieroni
Collaboratore
Giornalista. Mi occupo soprattutto di politica, economia e criminalità organizzata. Ho co-fondato il portale L'Eclettico. Lavoro per l'agenzia di stampa parlamentare Public Policy e collaboro con Famiglia Cristiana e Good Morning Italia.
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