Creare nuovi percorsi ITS significa anche generare nuove porte di accesso al mondo del lavoro, siglare accordi e dare garanzie professionali. Uno dei posti ancora difficilmente accessibile con un diploma ITS è il mondo dei concorsi pubblici.
Spesso è poco chiaro come si colloca il diploma ITS in un sistema che stima punteggi per altri tipi di titoli, come il diploma di maturità o la laurea. Inoltre, spesso non sono specificati i punti attribuiti a chi possiede, oltre al titolo di ammissione al concorso, anche un diploma ITS aggiuntivo e magari non richiesto.
“Gli ITS hanno avuto in passato problemi di riconoscibilità e identità. Quello degli ITS è un diploma che deve competere con una laurea che è molto più riconoscibile“, ha commentato Cristina Grieco, presidente di Indire. “Il fatto di rendere il titolo riconoscibile per accedere a certi profili professionali e il fatto di associarlo a competenze ben determinate, indispensabili per accedere al mondo del lavoro, è fondamentale per orientare la scelta di studenti e famiglie“.
Diploma ITS e accesso ai concorsi pubblici
Nell’ambito dei concorsi pubblici potrebbe essere in arrivo una piccola rivoluzione, che darà rilievo ai diplomi ITS. Ci potrebbero essere concorsi pubblici che considerano il diploma ITS come un titolo fondamentale di accesso. La piccola rivoluzione è avvenuta grazie alla creazione dei primi corsi ITS dedicati alla PA.
“I primi percorsi dell’ICT dedicati alla pubblica amministrazione, come quelli in cybersecurity e nel cloud computing prevedono un rapporto diretto con la PA e saranno anche un modello da replicare in altri contesti“. Grazie alla disponibilità di Lepida ScpA, al termine del corso sarà indetto un concorso congiunto per assumere e inserire nei propri organici i primi esperti in possesso del diploma ITS. Quindi, il diploma ITS sarà requisito necessario per partecipare alla selezione.
Gli ITS e i concorsi per la ricerca
Anche alcuni contratti relativi alla ricerca potrebbero beneficiare del riconoscimento ottenuto dai primi diplomi ITS per la PA.
“Per alcune categorie, nel rinnovo contrattuale, stiamo pensando di inserire il diploma ITS perché è garanzia di competenze professionali specifiche“, ha aggiunto Grieco. “Credo che con il diploma ITS per la PA non sia, dunque, partito solo un percorso. È piuttosto un sistema che anche a livello nazionale può far progredire tutti gli ITS italiani“.
Gli ITS e il rinnovo delle competenze
La pubblica amministrazione può andare in sofferenza di fronte a un mercato del lavoro che si innova con grande rapidità. È fondamentale non solo dare nuove competenze agli uffici amministrativi, ma anche rinnovare le qualifiche già presenti.
Gli ITS, per ora, sono soprattutto uno strumento della formazione iniziale. Tuttavia, non possiamo negare che l’innovazione tecnologica è sempre più rapida. Al contempo, anche la vita professionale è destinata ad allungarsi.
“Non possiamo più pensare al lavoro come qualcosa di sequenziale: prima la formazione, poi il lavoro e poi la pensione. Bisogna sempre più affrontare un sistema di educazione e formazione che segua l’individuo per tutta la vita“, conferma Grieco. Non è quindi escluso che in futuro vengano coinvolti per far maturare nuove esperienze e nuove competenze in coloro che già sono occupati nella pubblica amministrazione.
“Possiamo affermare che gli ITS sono anche strumenti di politica del lavoro. Credo nella connessione tra i settori della formazione e della politica del lavoro. La formazione è in grado di fornire strumenti a servizio delle politiche attive di upskilling e reskilling, ma anche di inserimento nel mondo del lavoro“, ha concluso Grieco.