Grandi sfide

Come preparare al meglio un test d’ingresso ITS

Organizzare gli impegni, condividere lo sforzo, ottenere le giuste info: ecco alcuni piccoli consigli che torneranno utili tra qualche mese, per provare a entrare in un Istituto tecnologico superiore

Le prove, si sa, possono mettere a dura prova la tenuta psicofisica delle persone, e non tutte sono in grado di reagire allo stesso modo agli ostacoli che devono affrontare. I test d’ingresso in una facoltà o in un ITS Academy possono, per esempio, fare più paura del dovuto. Servono, ovviamente, a capire quale sia il livello di preparazione di un futuro studente in un determinato ambito, e se quello scelto sia proprio il settore che faccia per lei o per lui. Il meccanismo talvolta è dentro o fuori, ma non è mai una bocciatura sulla persona. Detto questo, per diventare studente di una Its Academy, è necessario – se l’istituto lo prevede- superare un test di ammissione (che in genere si può articolare in un test scritto e in un colloquio orale).

Ogni istituto ha il suo calendario per i test di ammissione, che generalmente però si tengono nei mesi estiti/autunnali, ed è bene informarsi per tempo sui siti delle singole Academy (e su TuttoITS).

Ma quali sono i consigli universali che valgono per affrontare al meglio le prove?

Prepararsi per tempo

La prima regola è programmare le modalità con cui ottenere una buona preparazione, con uno studio che parta a tempo debito, considerando la potenziale complessità del test ma anche i fattori esterni che possono incidere sull’impegno profuso e la sua distribuzione (altri esami, lavoro, eventi privati o familiari). Solo così diminuirà il margine di poter fare passi falsi, magari agitandosi perché non si riesce a rispondere ad alcune domande. Creare una programmazione per le fasi di studio può essere un buon inizio. Si può decidere di stilare un calendario in cui annotare le materie e gli argomenti da studiare di settimana in settimana, evitando un approccio random disordinato. Una regola che spesso solo con il tempo si riesce a fare propria è: non procrastinare. In generale nella vita non porta mai a cose buone, quindi è meglio imparare da subito e rispettare i tempi di studio, evitando di rimandare e trovandosi magari negli ultimi giorni prima delle prove a dover assimilareo o ripassare tanti concetti tutti insieme: il nozionismo ha un suo peso anche se talvolta i test di ingresso sono a risposta multipla e non prevedono domande a risposta aperta (più complesse). Ergo, se si vuole gestire l’esame e non subirlo tentando alla cieca, bisogna prepararsi.

Cercare di controllare lo stress

A volte sembra più facile a dirsi che a farsi. Se, per esempio, si soffre di ansia o si è una persona fortemente emotiva e scrupolosa, potrebbe essere più difficile affrontare una nuova sfida di cui si conosce ben poco. L’unico modo per sapere, è mettersi in gioco, ma non tutti reagiscono allo stesso modo davanti agli impegni: c’è chi si blocca, chi va nel panico, chi dimentica ciò che ha studiato. Crearsi dei punti di riferimento, visivi o evocativi nello studio può aiutare. O ragionare per schemi mentali, se si è una persona dalla mente più logica. Per questo una preparazione anticipata può aiutare a gestire meglio i contrattempi. La parte più complessa per molte persone, quelle più ansiose ed emotive, può essere il confronto orale. Spesso si rischia di fare errori per colpa dell’agitazione, e non tanto perché non si è preparati. Per alcuni e per alcune questo rappresenta un vero e proprio blocco emotivo difficile da superare. Presentare però il proprio percorso formativo e il proprio curriculum non dovrebbe essere una cosa così complessa, significa parlare di se stessi e delle proprie attitudini. Tuttavia, performare non significa lottare contro un nemico ma esprimere il meglio di sé, ad esempio pensando di confrontarsi con una persona cara a cui si affidano passioni, sensazioni, conoscenze. Si cerchi di rispondere comunque alle domande, anche in modo più generico se serve, si darà comunque l’idea di conoscere il focus dell’argomento di cui si parla.

Ascoltare il proprio fisico

Come per ogni esame, è importante calibrarsi a tutti i livelli, anche considerando la sfera del benessere psico-fisico. Un test ITS è pur sempre una prova dove ben figurare per entrare con il piede giusto nell’Academy che ci formerà dualmente. Spazio a pasti regolari, sonno a orari giusti, vita sana, tanto più se ci si prepata in estate. Un altro fattore utile può essere la condivisione: se si ha difficoltà ad assimilare alcuni contenuti, perché non studiare insieme? Magari con dei gruppi di studio tra le nostre cerchie di amicizie, tra chi sappiamo che vorrebbe iscriversi alla stessa Its Academy o mettendosi in contatto con nuove persone tramite i social. A volte la condivisione di uno stress condiviso, può contribuire a distribuire meglio lo sforzo.

Informarsi con gli strumenti di oggi
Rispetto al passato, ottenere informazioni oggi è più semplice. Già a scuola, come dimostra la presenza di docenti orientatori. Raggiungere un ex diplomato ITS non è impossibile con una buona ricerca su Linkedin: è un’ottima via per confrontarsi con chi ha già fatto la prova e si è formato dualmente. Un sito tematico come TuttoITS è la prova che le informazioni sulle Academy sono a portata di click su un sito che parla chiaro e semplice per veicolare informazioni. Insomma, non resta che cercare.

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Valeria Tuberosi
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