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Campus, una prospettiva di sistema per il mondo ITS

Il tema di spazi multiregionali e multisettoriali per le fondazioni ha tenuto banco al Forum Nazionale 2024 di scena a Milano organizzato da Rete ITS Italy, ecco con quali indicazioni

In collaborazione con: Rete ITS

Il sistema ITS, con le sue specificità, è ormai in cammino da tempo ma la prossima terra prossima a cui approdare assume la forma del Campus.

Uno step sicuramente avanzato, rispetto alla laconica assenza di sedi proprie spesso lamentata da presidenti e direttori di fondazione, e che trova anche nella legge di riforma una sua ragione d’essere. All’articolo dieci si legge infatti che tra i compiti del Comitato nazionale ITS Academy per l’istruzione tecnologica superiore c’è anche quello di proporre “programmi per la costituzione e lo sviluppo, d’intesa con le regioni interessate, di campus multiregionali in relazione a ciascuna area tecnologica […] e di campus multisettoriali tra ITS Academy di aree tecnologiche e ambiti diversi”.

Forma e scopi dei Campus hanno tenuto banco anche al recente Forum Nazionale 2024 degli ITS Academy, andato in scena a Milano il 20 e il 21 novembre, organizzato dall’associazione Rete Its Italy e ANP – Associazione Nazionale dei dirigenti pubblici e alte professionalità della scuola, in collaborazione con il gruppo R-Store, Rekordata, Authorised  Education Specialist Apple. La prima giornata dell’appuntamento a Cascina Triulza si era infatti aperta con una discussione su “I Campus ITS e il ruolo delle imprese” mentre la seconda giornata ha dato spazio alla riflessione “Scuola e ITS Academy dal 4+2 alle nuove professionalità”.

Qualsiasi discussione non può che partire dal “come” in quanto, come chiosato dal presidente di Rete ITS Italy Guido Torrielli, “grazie anche al lavoro del comitato nazionale ITS studiamo per capire i modelli posto che molti sono utilizzabili“.

Alcune progettazioni sono già in corso, come confermato da Antonella Zuccaro, capo ricercatore di Indire, e possono sicuramente costituire un punto di osservazione interessante, anche al fine di confrontarsi a livello ministeriale con un documento programmatico.

La sfida di chiarire obiettivi e ambizioni sul fronte campus nasce anche dal bisogno di evitare ogni confusione che potrebbe essere abilitata dalla legge di riforma dell’istruzione tecnico-professionale, che introduce il modello della filiera del 4+2. Anche in quel provvedimento, infatti, si parla di “campus”, ovvero di “reti che collegano l’offerta didattica degli Istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale”.

Nella legge di riforma degli ITS si parla invece di campus multi-regionali e multisettoriali, come ricordato al Forum milanese.

Anche restando solo nel mondo degli ITS, come sottolineato dalla stessa Zuccaro, “non esiste un modello ma più modelli perché si dovranno adattare ai territori, alcuni elementi di base che sono quelli standard uguali per tutti ma poi ogni realtà dovrà esplodere e attivare il proprio campus”.

La certezza è che il campus deve produrre risultati tangibili per chi lo frequenta, diventando un hub che crea le condizioni per ridurre la dispersione, essere un luogo dove riorientarsi e usufruire dei vari servizi, approcciare le tecnologie digitali.

Le sedici esperienze in atto, presenti anche all’attenzione del Comitato nazionale ai fini dell’elaborazione di un documento orientativo, fanno emergere le diverse attitudini con cui le fondazioni si proiettano sul tema e quindi un modello di campus diffuso sul territorio con servizi partecipato nella progettazione dagli stakeholders; un campus con un’intensa attività tecnologica, multidimensionale con più opportunità di indirizzi; campus tecnici con un’erogazione di servizi concertata a più mani da diversi ITS.

Il campus può e deve assumere più in generale, un assetto di hub polifunzionale che consente di erogare servizi di tipo educativo, formativo, di accoglienza (foresteria, spazi ricreativi, residenziali) oltre a una serie di attività di rinforzo, adi coaching e riconoscimento di crediti formativi.

Le potenzialità sono davvero importanti e fare la differenza sarà anche la capacità degli ITS di presidiare lo stesso contesto per sprigionare più valore ed evitare ridondanze.

Un esempio viene proprio dalla location del Forum, Cascina Triulza – Area Expo Milano del MIND, il distretto urbano che, in città, accoglie realtà scientifiche e tecnologiche di altissimo livello. Nei mesi scorsi, proprio nell’ex area Expo era stato presentato il nuovo Smart Factory Lab e CIMA, acronimo che sta per Campus ITS Mind Academy, che vedrà tra i suoi protagonisti, tra gli altri, gli istituti tecnologici superiori Its Academy Angelo RizzoliITS Lombardia MeccatronicaITS Move Academy e ITS Tech Talent Factory.

Come spiegato da Roberto Sella, direttore generale ITS Rizzoli e coordinatore della rete ITS Lombardia, l’interlocuzione con più realtà è un elemento fondamentale in quanto “la multisettorialità per noi è un valore, un campus visto come sede di un solo ITS sarebbe un’esperienza limitata”.

Sebbene di campus si parli spesso in un’ottica di servizi e strutture, guardi a dimenticarsi la didattica che, proprio grazie alla compresenza di più realtà, è perfetta per consentire l’ibridazione di corsi, immaginarne di nuovi e in generale mettere a condivisione risorse e progettualità. E gli stessi laboratori, come indicato da Sella, potranno favorire attività didattiche a favore delle scuole, coinvolgendo altri attori della formazione, anche di secondo livello. A regime, si parla, nel caso milanese, di dieci ITS coinvolti, 3500 studenti potenziali, 135 aule, 41 laboratori, 195 alloggi, in un edificio di nove piani. Inoltre, nel caso specifico, il campus potrebbe sfruttare anche il vantaggio della coesistenza in casa Mind, un contesto già ricco di servizi, per evitare duplicazioni.

Insomma, si può fare ma sul come le risposte arriveranno dai diversi territori e dalle diverse fondazioni nei prossimi anni perché, anche in questo caso, Roma non si costruisce in un giorno.

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Maria Rosaria Iovinella
Giornalista professionista| Milan-based since 2008
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