Martedì 10 maggio è stato sottoscritto in Calabria il protocollo di intesa tra Regione, università calabresi, Anpal Servizi, Ufficio scolastico regionale, Anci, Unindustria e Fondazioni Its. Lo scopo primario: agire contro la disoccupazione giovanile della regione e gettare le basi per portare il mondo della scuola e dell’istruzione sempre più vicino al mondo del lavoro. Come? Attraverso la promozione e la crescita degli Istituti Tecnici Superiori. Sono otto gli ITS attualmente operativi in Calabria (quattro dei quali inaugurati nel 2022) e sono ben 15 i portatori di interesse che hanno siglato ieri l’accordo.
“Oggi istituzionalizziamo relazioni tra soggetti accomunati dallo stesso obiettivo: creare nuove opportunità di lavoro, formando giovani specializzati in settori determinati“, dice Giusi Princi, vicepresidente della Calabria. “Un accordo strategico che mira a bilanciare la qualità del capitale umano e qualificare i sistemi produttivi, sostenendo il passaggio dei giovani dall’istruzione al mondo del lavoro, attraverso l’acquisizione di competenze che diano loro elevate opportunità occupazionali. Si tratta di un formale consolidamento di relazioni trasversali: dal mondo accademico a quello produttivo, da quello datoriale a quello formativo. Partendo dal basso, direttamente dall’ascolto delle necessità del mondo economico-produttivo».
Gli ITS, infatti, da un lato godono di una buonissima reputazione nel nostro paese: più dell’80% dei giovani con una formazione tecnica superiore trova lavoro entro un anno dalla conclusione del percorso; dall’altro rispondono anche a un bisogno esplicitato dalle aziende, che vedranno aumentare il proprio fabbisogno occupazionale parallelamente all’implementazione di processi di transizione ecologica e digitale.
L’accordo in questione arriva dopo l’approvazione da parte della giunta Occhiuto del piano territoriale triennale 2022-2024 per l’istruzione tecnica superiore. La giunta ha individuato sei linee operative sulle quali concentrarsi per rendere efficace la crescita degli ITS calabresi: promuovere l’identità degli ITS, favorire la rete degli ITS e consolidarne i rapporti reciproci con imprese e università, ampliare la visibilità dell’offerta formativa, promuovere l’internazionalizzazione del sistema ITS e infine far crescere l’autoimprenditorialità dei diplomati ITS.