Di Riccardo Pieroni per UniverCity del 31 ottobre 2023
Un provvedimento che aumenta il numero delle aree tecnologiche in cui vengono “racchiusi” i percorsi degli ITS Academy. Nelle scorse settimane le commissioni Cultura della Camera e del Senato si sono espresse con un parere favorevole sui contenuti del testo messo a punto dal ministero dell’Istruzione e del merito (Mim).
Le dieci aree
Si tratta di uno dei decreti attuativi più importanti e attesi della riforma del 2022 che ha ridefinito la governance degli Istituti tecnologici superiori. Con l’ok delle commissioni parlamentari il decreto è pronto a diventare a tutti gli effetti un atto valido.
Il provvedimento elenca in totale dieci aree tecnologiche (prima della riforma erano sei). Si va dall’area “Energia” a quella relativa alla “Mobilità Sostenibile e logistica”, passando per “Chimica e nuove tecnologie della vita”, “Sistema Agroalimentare”, “Sistema Casa” e “Meccatronica”. Nella lista ci sono anche le aree tecnologiche “Sistema Moda”, “Servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro”, “Tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo” e “Tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati”.
L’individuazione delle nuove aree vuole rispondere ai “fabbisogni formativi, scientifici, tecnologici e tecnico-professionali espressi dal mondo del lavoro”, come spiega il provvedimento, composto da 10 articoli e tre allegati. Il decreto del ministero dell’Istruzione aumenta pure le “figure professionali nazionali di riferimento”, i “tecnici” che verranno formati dagli ITS Academy. In uno degli allegati che accompagna il testo sono elencate più di cinquanta figure. I settori in cui vengono raggruppate sono tra i più disparati: si va dall’economia circolare alla mobilità sostenibile, passando per le biotecnologie industriali e ambientali, la digitalizzazione, la meccatronica e la cybersecurity.
I “percorsi ibridi”
Il provvedimento messo a punto dal ministro Giuseppe Valditara introduce un’ulteriore novità: i “percorsi
ibridi”. In sostanza gli Istituti Tecnologici Superiori che rientrano in aree tecnologiche diverse ma si trovano nello stesso territorio regionale potranno collaborare per la gestione dei corsi.
Tuttavia il decreto fissa dei “paletti”. Per poter cooperare tra di loro gli ITS Academy dovranno inserire nei “percorsi ibridi” unità formative in grado di “curvare le competenze dell’area tecnologica professionalizzante, il cui peso nel curricolo rientra in un intervallo compreso tra il 10 e il 25 per cento del monte orario complessivo del biennio formativo”, specifica l’articolo 6 del testo.
Di Riccardo Pieroni per UniverCity del 31 ottobre 2023