L’apprendistato di terzo livello, noto anche come apprendistato di alta formazione e ricerca, rappresenta un modello avanzato di integrazione tra studio e lavoro, volto a formare professionisti altamente qualificati.
Questo tipo di percorso è progettato per consentire agli studenti di acquisire competenze professionali avanzate mentre completano il loro percorso di studi. I principali soggetti coinvolti sono due: il datore di lavoro, che fornisce la formazione interna, e l’istituzione formativa, responsabile della formazione esterna. Questa collaborazione è fondamentale per permettere all’apprendista di sviluppare un set di competenze completo.
Formazione interna e formazione esterna
Le ore di formazione variano in base al percorso di studi o agli obiettivi di ricerca. Secondo le normative vigenti, per l’apprendistato di alta formazione, le ore di formazione esterna riguardano gli aspetti teorici e accademici del percorso di studi e non possono superare il 60% delle ore totali previste dall’ordinamento del corso scelto. La formazione interna, invece, copre il restante 40% e si concentra sulle competenze pratiche e tecnico-professionali specifiche per il ruolo dell’apprendista.
Piano Formativo Individuale
Il Piano Formativo Individuale (PFI) è un documento fondamentale nel contesto dell’apprendistato di terzo livello, che delinea in dettaglio il percorso formativo personalizzato dell’apprendista. Redatto congiuntamente dal tutor formativo e dal tutor aziendale, il PFI include una descrizione precisa degli obiettivi formativi, dei contenuti da apprendere e delle modalità di valutazione.
Questo piano serve a organizzare sia la formazione interna che quella esterna, assicurando che entrambe le componenti siano integrate e coordinate efficacemente. Affinché gli obbiettivi prefissati vengano raggiunti è necessario che il percorso formativo venga monitorato, utilizzando strumenti come registri di formazione, valutazioni periodiche e feedback continuo da parte dei tutor.
Il PFI è un documento dinamico che può essere aggiornato durante il corso del rapporto di lavoro per adattarsi alle esigenze in evoluzione dell’apprendista e dell’azienda, garantendo così che il percorso formativo resti rilevante e mirato al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Vantaggi dell’apprendistato di terzo livello
L’apprendistato di terzo livello offre numerosi vantaggi sia per gli apprendisti, sia per i datori di lavoro e le istituzioni formative.
Per gli apprendisti, rappresenta un’opportunità unica per acquisire competenze avanzate direttamente applicabili nel mondo del lavoro mentre completano il loro percorso di studi. Questo tipo di apprendistato consente agli studenti di integrare teoria e pratica, migliorando significativamente la loro occupabilità e preparandoli al meglio per le sfide del mercato del lavoro.
I datori di lavoro, dal canto loro, traggono vantaggio dalla possibilità di formare giovani talenti secondo le specifiche esigenze aziendali, garantendo un trasferimento di competenze che risponde perfettamente alle necessità operative dell’impresa. Inoltre, l’apprendistato di terzo livello consente alle aziende di influenzare direttamente il percorso formativo dei futuri dipendenti, assicurando un allineamento ottimale tra formazione accademica e competenze professionali richieste.
Per le istituzioni formative, la collaborazione con le aziende offre la possibilità di arricchire i propri programmi accademici con esperienze pratiche rilevanti, promuovendo l’innovazione e mantenendo i corsi di studio allineati alle dinamiche del mercato del lavoro.
Una sinergia tra mondo accademico e aziendale che favorisce lo sviluppo di un ecosistema formativo più dinamico e reattivo, capace di rispondere efficacemente alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.
Per maggiori informazioni, consultare il documento informativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.