Opportunità

Apprendistato, un’opportunità per ITS e aziende

L'apprendistato è un contratto di lavoro molto vantaggioso tanto per gli ITS quanto per l'azienda

  Lavoro
Studente ITS durante l'apprendistato in azienda

Fare della formazione vera“, è questo l’obiettivo inserito nella proposta avanzata dall’ITS Tech&Food alle aziende, attraverso l’attivazione di percorsi di apprendistato. Non si tratta di forme di apprendistato per la specializzazione professionale, che le aziende già ben conoscono, ma di una forma di apprendistato che serve all’acquisizione di un titolo di studio. Ma perché favorire queste forme di contratto per sostenere le esperienze degli studenti ITS in azienda?

L’apprendistato duale è una forma di lavoro poco apprezzato e di cui non si comprendono pienamente le potenzialità. “L’apprendistato duale è, invece, uno strumento strategico per consentire ai ragazzi sia di studiare che lavorare. Quindi permette alle aziende di far crescere proprio quei profili professionali che servono alle aziende“, spiega Simonetta Parenti, esperta in politiche del lavoro ANPAL SERVIZI S.P.A, durante l’evento “L’apprendistato per il Diploma ITS: un’opportunità per le imprese“.

L’evento è stato organizzato con l’obiettivo di far conoscere i vantaggi per le imprese connessi all’utilizzo del contratto di apprendistato di terzo livello, attivabile nell’ambito dei percorsi di Istruzione Tecnica Superiore.

I vantaggi dell’apprendistato duale

L’apprendistato in azienda è un vero e proprio contratto di lavoro a tempo indeterminato. Ma questo non deve spaventare le aziende. Il contratto prevede, infatti, un periodo di prova e un periodo di formazione (in aula) e lavoro (in azienda). Fino a quando lo studente non consegue il titolo, l’azienda è libera di recedere dal contratto. Al contrario, invece, può continuare il rapporto di lavoro con un contratto a tempo indeterminato.

Il vantaggio è, quindi, duplice: l’azienda ha modo di conoscere il dipendente che poi potrebbe assumere, mentre gli studenti hanno l’opportunità di trovare un lavoro a tempo indeterminato anche da neodiplomati.

Il tutor aziendale e il tutor formativo, perché l’apprendistato dia risultati positivi, devono coordinarsi perfettamente. Solo così lo studente ha modo di provare nella pratica quello che studia sui banchi di scuola“, continua Simonetta Parenti. “Quindi l’apprendistato ha il merito di creare un dialogo forzato tra formazione e azienda“.

Un altro vantaggio dell’apprendistato rispetto allo stage è che permette agli studenti anche mansioni che non sono consentite durante uno stage, proprio in virtù del fatto che lo studente viene assunto. Inoltre, è un contratto che favorisce la retention, cioè il fatto che lo studente permanga all’interno dell’azienda e non preferisca sperimentare altre esperienze.

Infine, l’apprendistato è anche un percorso vantaggioso per le aziende dal punto di vista economico. L’apprendista può dunque essere assunto fino a due livelli inferiori rispetto al profilo per cui viene assunto. “Ma questo non accade tanto spesso. Di solito, le aziende preferiscono inquadrare la persona nel profilo corretto“, commenta Simonetta Parenti. Per le aziende ci sono numerosi vantaggi economici, sia retributivi che contributivi. Ci sono opportunità dal punto di vista fiscale perché l’apprendista è escluso dal computo dell’IRAP. Infine, è possibile che l’azienda riceva anche incentivi, proprio per aver favorito l’assunzione di giovani.

Non da ultimo, l’apprendistato spinge anche l’innovazione dell’azienda oltre ad assicurare la possibilità di formare proprio i profili di cui l’azienda ha più bisogno.

Apprendistato: come e perché attivarlo con un ITS

Per un ITS è facile attivare contratti di apprendistato. In primo luogo, perché gli ITS hanno già un’impostazione che prevede ore di formazione in azienda. “Inoltre, gran parte dei tutor sono anche dipendenti dell’azienda. Quindi è facile dare continuità alla formazione“, aggiunge Parenti. In secondo luogo, perché basta trasformare lo stage conclusivo in un percorso di apprendistato. “E questo può essere fatto anche solo per alcuni elementi della classe. L’importante è che venga rispettato il monte ore previsto dalla formazione“, rassicura Parenti.

Abbiamo deciso di iniziare questa esperienza con Granarolo. Il nostro primo studente che ha sperimentato questa formula frequentava l’ITS per due giorni a settimana, mentre spendeva i restanti tre in azienda“, racconta Francesca Caiulo, direttrice Fondazione ITS Tech&Food Academy. “Al termine del semestre, lo studente ha preferito continuare la sua formazione full-time all’interno dell’azienda piuttosto che sperimentare uno stage presso un’altra“.

Quindi, per come è costruito il percorso, azienda e ITS agiscono come partner. Il piano didattico è costruito insieme all’azienda, in modo che la formazione offra quei contenuti che consentono di acquisire un titolo di studio, ma anche quelle nozioni specifiche che servono a lavorare in azienda“. È quindi un percorso di co-progettazione. “Perfino il calendario didattico va incontro ai bisogni della formazione, ma anche all’esigenza dell’impresa“, commenta Caiulo.

Anche gli ITS possono offrire numerosi vantaggi agli studenti con questo tipo di contratto. Di fatto, gli studenti in apprendistato studiano, ma al contempo lavorano. Hanno la tutela di un contratto che si può trasformare in un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Infine, i tempi di inserimento nel mondo del lavoro sono molto ristretti.

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Giulia Annovi
Collaboratrice
Giornalista freelance, con la passione per il datajournalism. Mi occupo di scienza, innovazione, tecnologie digitali e educazione.
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