Investimenti in arrivo

Perché mezzo miliardo di euro per gli ITS potrebbe arrivare subito agli Istituti

Il primo terzo degli 1,5 miliardi di euro di finanziamenti per gli ITS previsti dalla riforma di luglio potrebbe avere un iter semplificato e giungere a destinazione più velocemente del previsto. Ma è una corsa contro il tempo prima che la legislatura finisca

Con il Governo in carica che ha i giorni contati, si moltiplicano le iniziative last minute per rendere quanto più possibile concreta e operativa la riforma delle ITS Academy diventata legge lo scorso luglio (legge numero 99 del 2022). Dopo i primi 48 milioni di euro (un assaggino) già stanziati e ripartiti, ora la questione resta aperta sul restante miliardo e mezzo di euro che complessivamente nei prossimi tre anni dovrebbe arrivare sul mondo ITS, secondo quanto previsto dalla riforma stessa e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Oggetto di discussione in questi giorni è in particolare la prima tranche, da 500 milioni di euro, che per rendere davvero operativa ed efficace la riforma dovrebbe essere liquidata più rapidamente possibile. In proposito si è tenuto ieri – mercoledì 21 settembre – un incontro a Roma tra il ministero dell’Istruzione e i rappresentanti delle Regioni che si occupano di Istituti Tecnologici Superiori (fino a luglio scorso chiamati Istituti Tecnici Superiori): pur senza atti formali, la linea politica condivisa che sarebbe emersa è quella di stanziare questo primo mezzo miliardo di euro direttamente agli ITS, riducendo il numero di passaggi burocratici rispetto allo schema inizialmente previsto, che contemplava uno step intermedio attraverso le scuole capofila.

Anche se il condizionale resta d’obbligo, soprattutto per via del tempo limitatissimo per rendere operativa questa volontà, la soluzione potrebbe permettere di accelerare l’iter di erogazione dei fondi, riducendo le complicazioni burocratiche e il numero di soggetti coinvolti. A rendere possibile questa scorciatoia sarebbe un piccolo difetto di forma della riforma stessa, su cui si vorrebbe intervenire. I 500 milioni di euro in questione hanno come obiettivo l’incentivare investimenti in seno agli ITS stessi, in particolare per il potenziamento dei laboratori con tecnologie che seguano il modello di Industria 4.0.

Le reazioni entusiaste e l’urgenza di non fermarsi

Sono state diverse, nelle ore successive all’incontro ministero-Regioni, le reazioni soddisfatte all’esito della riunione. “Ora che i finanziamenti ci sono, è il momento di investirli, ha detto il presidente dell’Associazione nazionale delle Fondazioni ITS (ITS Italy) Guido Torrielli. “Auspico una velocizzazione dei tempi per far diventare il decreto operativo entro la fine della legislatura”.

Auspico che si continui così”, ha aggiunto Valentina Aprea (Forza Italia), “convinta che si tratti del metodo migliore per trovare soluzioni condivise e per sviluppare tempestivamente la filiera professionale terziaria per la formazione di quei tecnologi tanto richiesti quanto difficili da trovare“.

Il dato politico, al di là del silenzio assordante che ha riguardato gli ITS nel corso della campagna elettorale, sembra comunque essere una convergenza ampissima delle forze politiche sulla volontà di insistere e investire sul futuro della formazione tecnologica professionalizzante post diploma. Resta comunque, al di là del destino di questo primo fondamentale mezzo miliardo di euro, che la stragrande maggioranza dei decreti attuativi necessari per rendere operativa la riforma ITS ancora manca. E la loro stesura ed entrata in vigore sarà decisiva per il futuro dei neoriformati riformati Istituti Tecnologici Superiori.

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Gianluca Dotti
Coordinatore editoriale TuttoITS
Giornalista e fisico, specializzato in tecnologia, scienza e imprese innovative. Coordinatore editoriale di TuttoITS.
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